Shiva Dioniso Apollo. I cicli del Tempo – I passi del Mito.
Samotracia, Chora, Castello dei Gattilusi
27 luglio 2019 – ore 19.00
Dal 1355 fino alla caduta di Costantinopoli (1453) la famiglia genovese dei Gattilusi governò su diverse isole del nord Egeo; a Samotracia costruirono fortificazioni sia a Khora sia a Paleopolis e una torre sulla
foce del fiume Fonias.In pieno umanesimo, durante i suoi viaggi nel Mediterraneo e in Grecia, Ciriaco D’Ancona disegnò e riportò molti schizzi nei suoi diari e tra questi anche quelli del Santuario dei Grandi Dei (Samotracia, 1444). Dalla fine del Trecento alla prima metà del Quattrocento si apre un periodo di grande rinnovamento e apertura culturale in Italia, in cui fiorì quello che verrà poi chiamato Rinascimento e che contagerà l’Europa tutta. La riscoperta della classicità, volta nuovamente alla Grecia, spinge alla rilettura e alle nuove traduzioni del corpus platonico (tra le quali quelle di Marsilio Ficino), pensiero che per secoli era stato tralasciato a favore di quello aristotelico. L’ideale di bellezza-bontà-giustizia torna a essere un concetto chiave che permea l’ideologia delle principale corti italiane. Il principe espone la sua persona in grazia, misura, buon governo. Si occupa del regno, ma anche di lettere, poesia, musica… e danza. La danza, quale movimento armonico e misurato che si ispira alle movenze celesti, educa e permette di mostrarsi in grazia e armonia, virtù richieste alla nuova “classe dirigente” del XV e XVI secolo. Con questo programma vogliamo offrirvi alcune tra queste danze di un periodo che condivise uno straordinario spirito di apertura e rinnovamento, di cui anche Samotracia fa parte.
Chiara Gelmetti