Già socio ADA, insieme alla compagna di vita e d’arte Ida Garzonio, Paolo ci ha lasciato un grande vuoto, con il suo sorriso buono e la sua profondità celata. Un compositore entusiasta e schivo e un amico generso e semplice.
Al link che segue potete ascoòtare la sonatina ad Ida che gentilmente ci ha inviato e subito dopo il ricordo di ADA per Paolo con la locandina del programma del gennaio 2012 e più sotto la sua biografia.
2012_Omaggio Paolo Miccio Lomonaco
Paolo Miccio Lo Monaco è nato a Milano il 29 gennaio 1942.
Ha studiato tromba con Walter Battagliola (senior) e pianoforte complementare con Gino Casolati presso il Conservatorio Nicolini di Piacenza. Ha studiato armonia e contrappunto con Ottorino Gentilucci e composizione con Alberto Soresina e con Angelo Corradini. Ha seguito anche i corsi di musica elettronica tenuti al Conservatorio di Milano da Angelo Paccagnini. Ha insegnato nella Scuola Media (Sperimentale di Musica) e ha poi lavorato come bibliotecario in un Istituto superiore. Non ha mai cessato di comporre sia durante l’attività lavorativa sia dopo il pensionamento, fino alla sera precedente la sua scomparsa, avvenuta a Chiavari il 23 dicembre 2011.
Nonostante abbia avuto illustri insegnanti, per quanto riguarda la composizione si considerava prevalentemente autodidatta; infatti si è formato sia attraverso lo studio sui trattati classici sia attraverso l’esame diretto delle opere dei grandi Maestri da Bach a Schönberg. Quindi nella sua vasta produzione si possono ravvisare due filoni più strettamente legati alla tradizione: quello barocco e quello dodecafonico, che stanno alla base delle opere più mature, ove si può ravvisare la ricerca di un linguaggio che, avvalendosi delle esperienze accumulate, sia espressione di una più libera manifestazione del proprio sentire, affrancata dalle pastoie di certi schemi, ma pur sempre rigorosa e sofferta, e comunque mai corriva o prona alla tentazione della facile cantabilità. Tale impegno di ricerca si è concretato in un breve metodo compositivo (Milano 1995) ove l’autore ha esplicitato alcuni dei procedimenti usati nelle sue opere.
Fra le sue opere più significative eseguite: Invenzione per pianoforte (1971); Charlot per vc. e fag. (1971); Divertimento per tr. e vc. op.101 (1974); Tre preludi in stile barocco per vla da gamba (1976); Sonata per vc. (1976); Cinque Lieder op. 176/1 su poesie dal Canzoniere di Hilda Reich Duse (1980); Cinque Lieder op. 188/2 su poesie da Passo a due di Hilde Reich Duse (1980); Mi chiamo estate op. 208/3 su una poesia di Hilda Reich Duse (1980); Omaggio a Bach (1976-79); Quattro movimenti dodecafonici per tr. e vc. (1978); La Famiglia Bach (1976-80 richiesta e depositata al Bach-Archiv di Lipsia 1994); Quattro divertimenti per fl. o vl. (1981); Sonata n. 9 per pf. (1987); Quattro affreschi musicali per pf. (1987); Sonata per fl. in sol e pf. (1988); Sette Lieder su poesie di Ungaretti per mezzos. e pf. (1989); Alba cibo baci buio, per coro a 4 voci su parole di Hilda Reich Duse (1983); Italica Passio per 4 voci sole e strumenti su testi di Francesco Ronchi (1993); L’Arte della Fuga sulla Famiglia Bach per ob., cl., fag. e vc. (1997); Quintetto op. 380 n.2 per fl., ob., cl., cr. e fag. (1999); Trio per fl., cl., e fag. (2000); Trio per cl., fag. e pf. Op. 290 n.1 (2000); Quartetto per fl., cl., fag. e pf. (1999); A voce sola per fl. (2005); Breve Sinfonia da camera (2006); Trio per Gabriele (2008). Ha scritto anche oratori, concerti e sinfonie inediti e non eseguiti.