2 ottobre Gli Angeli Custodi con Biber e Davide Monti

Questa Passacaglia è stata registrata da Davide Monti durante la Settimana Santa 2020 mentre era in isolamento a causa del Covid19.
“È stata un’esperienza molto intensa suonare e condividere queste belle ed emozionanti opere di Biber in questo periodo. Questo Passagalia è l’ultimo pezzo della raccolta di 15 Sonate basate sui Misteri del Rosario, ed è dedicato all’Angelo Custode.”

La struttura compositiva segue un piano preciso e affascinante che fa parte di un articolo di prossima pubblicazione scritto da Davide Monti. Che l’arte, visiva e sonora, ci protegga tutti.

La doppia biografia dell’essere umano

LA DOPPIA BIOGRAFIA DELL’ESSERE UMANO
da “La Nuova Psicologia Spirituale”
con Bruna Gondoni e Maria Grazia Maffei

    

Quando chiediamo a qualcuno di raccontarci la sua vita, di cosa parla?
Cosa rende una vita felice o infelice?

Domenica 12 luglio 2020 dalle 21:00 alle 22:30
LEZIONE APERTA AI SOCI ADA – ZOOM MEETING
SU PRENOTAZIONE: CHGELME@GMAIL.COM
CONTRIBUTO DI PARTECIPAZIONE 5:00 EURO

Bruna Gondoni ha una formazione essenzialmente artistica in scultura e danza, dove entrano anche la meditazione e la ricerca personale.
Da diversi anni frequenta la Libera Università Samadeva fondata dal Maestro Idris Lahore (Selim Aïssel), pittore e terapeuta.
Alla Libera Università Samadeva Bruna si forma allo Yoga dei Dervisci, ai Trattamenti energetici attraverso i meridiani, ai Movimenti meditativi, alla Nuova psicologia spirituale, all’Enneagramma, al Lou Yong Tao Tö Qi, al Reiki Tao Tö Qi dove è stata iniziata ai primi tre gradi, al Soul Yoga di Samara, all’accompagnamento ai morenti e da un anno è diventata Istruttrice del metodo Samadeva.

Maria Grazia Maffei è nata a Milano dove ha vissuto e insegnato. Una ventina di anni fa ha iniziato a formarsi e praticare diverse tecniche di benessere e relazione d’aiuto tra cui la Medicina tradizionale cinese, la kinesiologia e le tecniche energetiche.
Più tardi ha frequentato presso la Libera Università Samadeva in Francia, la formazione di Yoga di Samara, di cui è professore, di Coach del benessere e di Costellazioni familiari secondo il metodo Idris Lahore.
É professore di Lou Yong Tao To Qi e di Lahore Nadi Yoga.
Maestro Iniziatore al livello superiore di Reiki Tao To Qi. Conduce corsi, formazioni e conferenze nei diversi rami e pratica le Costellazioni Familiari.

Omaggio a Ennio Morricone

Sono stata a visitare las Reducciones jesuiticas e ho avuto il privilegio di vedere la musica “salvata” dagli indios delle Missioni del Paraguay e di ascoltarne la bellezza. Morricone ha saputo intuire e restituire questa magia che fa di Mission un film straordinario. L’arte, ed Ennio Morricone era un grande artista, attinge sempre alla bellissima fonte misteriosa della verità…

Solstizio d’estate – Midsummer 2020

Per celebrare questo solstizio alcune riflessioni e immagini.

Buon solstizio a tutti!!!

Il solstizio d’inverno rappresentava occasione di festività di vario genere: il Sol Invictus per i pagani; Saturnalia (dal 17 al 23) e Angeronalia nell’antica Roma; il Natale per il cristianesimo; Yule nel neopaganesimo. In Gran Bretagna, a Stonehenge, sopravvivono imponenti ruderi: due cerchi concentrici di monoliti che raggiungono le 50 tonnellate. L’asse del monumento è orientato astronomicamente, con un viale di accesso al cui centro si erge un macigno detto “pietra del calcagno” (Heel Stone, detta anche Fryar’s Heel, cioè “Tallone del frate”). Al solstizio d’estate il Sole si leva al di sopra della Heel Stone. Stonehenge, insomma, sarebbe non solo un tempio, ma anche un calendario.

Il solstizio di estate e il solstizio di inverno rappresentano rispettivamente il dì più lungo e il più corto dell’anno. L’impressione del “fermarsi” del sole è dovuta al fatto che in corrispondenza dei solstizi la variazione della declinazione è molto lenta (lo si vede bene nell’analemma), a differenza degli equinozi in cui la variazione della declinazione è più significativa.

Solstizio d’estate 2020 (Emisfero boreale). 23:43

Troverete la Meditazione di Paola Lomi per questo solstizio in ADA Skype Ben Essere. Buon ascolto!

Qui a seguire alcune letture e video dei solstizi più celebrati.

Qui sotto il testo del Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, in originale e in traduzione italiana:

http://shakespeare.mit.edu/midsummer/full.html

shakespeare_sogno_di_una_notte

 

Shakespeare in musica: “The Fairy Queen” di Henry Purcell

 

Dalla cronaca nera al mito… (Canto V Inferno dantesco)

Dalla cronaca nera al mito.
Le vicende di Paolo e Francesca nell’Inferno dantesco. 

Conversazione a cura della prof.ssa Marina Gelmetti
Domenica 24 Maggio 2020 ore 18:00 ZOOM Meeting

Canto quinto, nel quale mostra del secondo cerchio de l’inferno, e tratta de la pena del vizio de la lussuria ne la persona di più famosi gentili uomini.

Così discesi del cerchio primaio
giù nel secondo, che men loco cinghia
e tanto più dolor, che punge a guaio.3

Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia:
essamina le colpe ne l’intrata;
giudica e manda secondo ch’avvinghia.6

Dico che quando l’anima mal nata
li vien dinanzi, tutta si confessa;
e quel conoscitor de le peccata9

vede qual loco d’inferno è da essa;
cignesi con la coda tante volte
quantunque gradi vuol che giù sia messa.12

Sempre dinanzi a lui ne stanno molte:
vanno a vicenda ciascuna al giudizio,
dicono e odono e poi son giù volte.15

“O tu che vieni al doloroso ospizio”,
disse Minòs a me quando mi vide,
lasciando l’atto di cotanto offizio,18

“guarda com’entri e di cui tu ti fide;
non t’inganni l’ampiezza de l’intrare!”.
E ’l duca mio a lui: “Perché pur gride?21

Non impedir lo suo fatale andare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare
“.24

Or incomincian le dolenti note
a farmisi sentire; or son venuto
là dove molto pianto mi percuote.27

Io venni in loco d’ogne luce muto,
che mugghia come fa mar per tempesta,
se da contrari venti è combattuto.30

La bufera infernal, che mai non resta,
mena li spirti con la sua rapina;
voltando e percotendo li molesta.33

Quando giungon davanti a la ruina,
quivi le strida, il compianto, il lamento;
bestemmian quivi la virtù divina.36

Intesi ch’a così fatto tormento
enno dannati i peccator carnali,
che la ragion sommettono al talento.39

E come li stornei ne portan l’ali
nel freddo tempo, a schiera larga e piena,
così quel fiato li spiriti mali42

di qua, di là, di giù, di sù li mena;
nulla speranza li conforta mai,
non che di posa, ma di minor pena.45

E come i gru van cantando lor lai,
faccendo in aere di sé lunga riga,
così vid’io venir, traendo guai,48

ombre portate da la detta briga;
per ch’i’ dissi: “Maestro, chi son quelle
genti che l’aura nera sì gastiga?”.51

La prima di color di cui novelle
tu vuo’ saper”, mi disse quelli allotta,
“fu imperadrice di molte favelle.54

A vizio di lussuria fu sì rotta,
che libito fé licito in sua legge,
per tòrre il biasmo in che era condotta.57

Ell’è Semiramìs, di cui si legge
che succedette a Nino e fu sua sposa:
tenne la terra che ’l Soldan corregge.60

L’altra è colei che s’ancise amorosa,
e ruppe fede al cener di Sicheo;
poi è Cleopatràs lussurïosa.63

Elena vedi, per cui tanto reo
tempo si volse, e vedi ’l grande Achille,
che con amore al fine combatteo.66

Vedi Parìs, Tristano”; e più di mille
ombre mostrommi e nominommi a dito,
ch’amor di nostra vita dipartille.69

Poscia ch’io ebbi ’l mio dottore udito
nomar le donne antiche e ’ cavalieri,
pietà mi giunse, e fui quasi smarrito.72

I’ cominciai: “Poeta, volontieri
parlerei a quei due che ’nsieme vanno,
e paion sì al vento esser leggeri”.75

Ed elli a me: “Vedrai quando saranno
più presso a noi; e tu allor li priega
per quello amor che i mena, ed ei verranno”.78

Sì tosto come il vento a noi li piega,
mossi la voce: “O anime affannate,
venite a noi parlar, s’altri nol niega!”.81

Quali colombe dal disio chiamate
con l’ali alzate e ferme al dolce nido
vegnon per l’aere, dal voler portate;84

cotali uscir de la schiera ov’è Dido,
a noi venendo per l’aere maligno,
sì forte fu l’affettüoso grido.87

“O animal grazïoso e benigno
che visitando vai per l’aere perso
noi che tignemmo il mondo di sanguigno,90

se fosse amico il re de l’universo,
noi pregheremmo lui de la tua pace,
poi c’ hai pietà del nostro mal perverso.93

Di quel che udire e che parlar vi piace,
noi udiremo e parleremo a voi,
mentre che ’l vento, come fa, ci tace.96

Siede la terra dove nata fui
su la marina dove ’l Po discende
per aver pace co’ seguaci sui.99

Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.102

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.105

Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense”.
Queste parole da lor ci fuor porte.108

Quand’io intesi quell’anime offense,
china’ il viso, e tanto il tenni basso,
fin che ’l poeta mi disse: “Che pense?”.111

Quando rispuosi, cominciai: “Oh lasso,
quanti dolci pensier, quanto disio
menò costoro al doloroso passo!”.114

Poi mi rivolsi a loro e parla’ io,
e cominciai: “Francesca, i tuoi martìri
a lagrimar mi fanno tristo e pio.117

Ma dimmi: al tempo d’i dolci sospiri,
a che e come concedette amore
che conosceste i dubbiosi disiri?“.120

E quella a me: “Nessun maggior dolore
che ricordarsi del tempo felice
ne la miseria; e ciò sa ‘l tuo dottore.
123

Ma s’a conoscer la prima radice
del nostro amor tu hai cotanto affetto,
dirò come colui che piange e dice.126

Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.129

Per più fïate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.132

Quando leggemmo il disïato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,135

la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu ’l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante”.138

Mentre che l’uno spirto questo disse,
l’altro piangëa; sì che di pietade
io venni men così com’io morisse.141

E caddi come corpo morto cade.

Ascolta il Concerto di solidarietà in San Carlino

MUSICA – CULTURA – SOLIDARIETA’

fotografia di Elena Parisi

Il concerto d’organo di solidarietà a sostegno di Fondazione Humanitas per la Ricerca, eseguito a porte chiuse, è stato trasmesso dalla chiesa di San Carlo al Lazzaretto, luogo di manzoniana memoria e così fortemente simbolico per questo tempo che stiamo vivendo.
All’organo il Maestro Martino Lurani Cernuschi che dello strumento ne è il progettista.

L’organo del San Carlino, con circa 1800 canne, è uno strumento di base romantico/sinfonica con elementi adatti alla musica barocca così come altri adatti alla tradizione dell’organo da teatro.

Il concerto vuole sostenere la raccolta fondi a sostegno dei medici, infermieri e ricercatori di Humanitas impegnati nella lotta contro il Covid-19. E’ possibile donare online su donazioni.humanitas.it. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Fondazione Humanitas per la Ricerca e la parrocchia di S. Francesca Romana.

Potete qui riascoltare questo concerto al seguente link:

L’organo di San Carlo al Lazzaretto a Milano è il più innovativo e poliedrico organo del panorama lombardo. (Progetto: Martino Lurani Cernuschi – Realizzazione: Ditta Inzoli Cav. Pacifico & figli di Bonizzi F.lli. ).

Ideato e progettato per essere uno strumento di base Romantico/Sinfonica con elementi adatti alla musica barocca così come altri adatti alla tradizione dell’organo da teatro. Tale strumento riesce ad abbracciare fedelmente un repertorio che va da Bach alla musica da intrattenimento del 900′.

Lo strumento ha 31 file complete + 3 parziali, consta di 20 somieri differenti e circa 1800 canne. Di tutte le file, molte sono di nuova costruzione mentre il resto arriva da un meraviglioso organo Norman & Beard” del 1906.

La trasmissione è quasi interamente elettronica con somieri a magnete diretto. Solo i somieri delle basserie e del glockenspiel sono ad azionamento elettropneumatico.

Tutto lo strumento è chiuso in cassa espressiva per gestirne ottimamente l’importante mole sonora. Tre persiane indipendenti vengono gestite da altrettante staffe in consolle. Tali persiane gestiscono il volume di tre sezioni fondamentali dell’organo. Ance prima tastiera (persiana sinistra). Ance seconda tastiera (persiana destra). Sezione canne labiali (persiana centrale).

Vari registri sono ripetuti su entrambi i manuali proprio per avere a disposizione una grande modulabilità.

Inoltre sono presenti 4 tremoli.

Tremolo debole sezione labiale

Tremolo forte sezione labiale (del tipo wurlitzer).

Tremolo sezione ance

Tremolo Vox Humana

Oltre a questo sono presenti tutte le unioni-sub e super ottave.

È stato inserito anche l’accoppiamento melodico III/II e III/I

Le pressioni così come i mantici sono 4 e vanno dai 90 ai 170 mm in colonna d’acqua.

Le tastiere sono 3 anche se tecnicamente sono 2.

Poesia greca del Novecento – 9 maggio 2020

ZOOM Meeting
Alessandra Salamida con la partecipazione di Natasha Rouchota
Poesia greca del Novecento – 9 maggio 2020 ore 18:00

Odysseas Elytīs Οδυσσέας Ελύτης
Konstantinos Kavafis Κωνσταντίνος Καβάφης
Yiannis Patilis Γιάννης Πατίλης
Ghiannis Ritsos Γιάννης Ρίτσος
Giorgos Seferis Γιώργος Σεφέρης

Nanà Isaia Νανα Ησαια
Maria Lainà Μαρία Λαϊνά
Maria Kentrou Agathopoulou Μαρία Κέντρου Αγαθοπουλου
Kikì Dimoulà Κική Δημουλά
Katerina Anghelaki Ruk Κατερίνα Αγγελακη Ρουκ

Nel 1896 la Grecia organizzava i primi Giochi Olimpici moderni ad Atene e nel Novecento la poesia neogreca raggiunse vertici assoluti: C. Kavafis, G. Ritsos, G. Seferis e O. Elitis (questi ultimi due vinsero il Nobel).
C’è un interesse rinnovato verso il mondo antico in Occidente, uno sguardo verso Oriente, di cui la Grecia è porta, in cerca di nuovi stimoli e antiche radici, correlazioni, indagando la propria identità

 

Danza franco-borgognona con Enrica Sabatini 11 maggio 2020

La danza nel Quattrocento: il repertorio franco-borgognone.
Lunedì 11 maggio 2020 dalle ore 18:30 alle 19:30 Zoom Meeting
Lezione aperta ai soci ADA su prenotazione chgelme@gmail.com

Nel panorama europeo della danza nobile del XV secolo, oltre al ben noto corpus di trattati opera
dei teorici e maestri di danza italiani quali Domenico da Piacenza, Antonio Cornazano e Guglielmo
Ebreo da Pesaro, un particolare e raffinato repertorio, quello della “basse danse” – probabilmente
risalente alla prima metà del Quattrocento – ci è noto attraverso due fonti di area francese e
borgognona strettamente connesse tra loro: il manoscritto 9085 della Bibliothèque Royal di
Bruxelles e “L’Art et instruction de bien danser” stampato a Parigi da Michel Toulouze tra il 1482
ed il 1496. Entrambi i documenti contengono preziose informazioni e regole a proposito delle
formule adottate per la costruzione delle coreografie di “basse danse”, del loro stile di esecuzione,
dei passi utilizzati e della loro durata in rapporto alla musica.
Il manoscritto di Bruxelles contenente 58 danze complete di musica e sequenza coreografica, è
anche conosciuto come il libro delle basses danses di Margherita d’Austria.
Figlia di Maria di Borgogna e principessa di Spagna, a lei è riferita la dedica presente sul retro del
frontespizio:“se livre est a la princesse de Spaigne…”: un significativo esempio che dimostra non
solo quanto questa tipologia di danza fosse apprezzata presso le corti d’oltralpe e non solo, ma
anche di essere legata più di quel che si immagina al consolidato e diffuso repertorio della
bassadanza italiana.

E.S.