Festa Riso Gioco Gioia – Villa Reale Monza 9 giugno 2019

A sostegno del progetto “Il Paese ritrovato”

La Cooperativa “La Meridiana” ringrazia

Gli Eventi di Villa Reale di Monza per la gentile ospitalità

il Coro dell’Università Statale di Milano, il Concento de’ Pifari e

l’Associazione ADA Danze Antiche per il dono di questo spettacolo

Zeroconfini onlus per la preziosa collaborazione

La Festa del Paradiso – Lentate 4 maggio 2019

   

Leonardo organizzò nel 1490 la scenografia per un portentoso spettacolo, commissionatogli da Ludovico il Moro, che fu rinomato come la Festa del Paradiso, in occasione delle nozze tra Gian Galeazzo Maria Sforza e Isabella d’Aragona.- L’ideazione prevedeva fanciulli travestiti da angeli e da pianeti mitologici posti entro nicchie che ruotavano attorno a Giove. Al posto delle stelle sfavillavano numerose candele che riflesse da una superficie curvilinea dorata creavano un bagliore accecante….mettendo in luce così le sue  indagini sull’ottica e riflessione della luce, che avrebbe portato poi alla scoperta della Camera Oscura…..

Il poeta Giovio bene attribuisce a Leonardo quelle qualità e singolari talenti : “era raro e maestro inventore d’ogni eleganza e singolarmente dei dilettevoli teatrali spettacoli”,  che per primi ricordando come perfettamente rifulgevano nella Festa del Paradiso, abilmente concepita da Ludovico il Moro per dare agli infelici sposi l’illusione di godere di una piena, usurpata sovranità.

da: https://renucioboscolo.com/2014/10/30/la-festa-del-paradiso-di-leonardo-da-vinci-di-luca-garai/

Cesare Negri

CESARE al suon de musicali accenti,
Mentre concorde il pié stendi, e raggiri
Alta gioia diffondi, alti desiri
Desti, ch’a l’alto ergon le nostre menti
Miriam quà giù come le stelle ardenti
Guidan lor balli ne i celesti giri,
Come si mova alta virtute, e spiri
E grazia e leggiadria ne’ portamenti.1

 

Cesare Negri, detto il Trombone, nacque molto probabilmente a Milano, o nei dintorni, intorno al 1536.2

Allievo di Pompeo Diobono, ne rilevò la scuola milanese quando questi si traferì in Francia e la condusse, continuando quella tradizione che dal Ballar lombardo prese avvio, esibendosi come ballerino e musicista e insegnando danza per tutta la seconda metà del Cinquecento.

Eccellentissimo artista fu maestro di danza delle più importanti famiglie nobili lombarde, compresa quella dei governatori spagnoli di Milano, maestro di noti ballerini e la sua abilità e fama lo accompagnò anche presso le altre corti italiane ed europee.3

Nel suo trattato Le Grazie d’Amore del 1602 (ristampato a Milano come Nuove invenzioni di balli nel 1604), dedicato a Filippo III Re di Spagna e del Mondo nuovo, e suddiviso in tre parti, riserva – dopo gli encomi della prima parte – l‘intera seconda parte allo studio della gagliarda. Per bene eseguire questa danza virtuosistica, in auge tra Cinque e Seicento, fornisce precise e preziose indicazioni sui cinque passi che la compongono, fissando le basi del principio di elevazione. La terza parte riprende e ampia lo stile già indicato dal Caroso (Ballarino, 1581), che strutturandosi quale “nuovo stile italiano” ispirerà la danza a tutto il XVII secolo.

Ricordiamo, tra i vari eventi che lo videro protagonista, che nel 1574 Milano, grata a Don Juan d’Austria – fratellastro di Filippo II di Spagna – che aveva riportato la vittoria sugli Ottomani nella famosa battaglia di Lepanto arrestandone l’espansione, commissionò al Negri le coreografie della magnifica mascherata in onore del condottiero, con 25 quadri allegorici, combattimento e brando finale.

  1. C.G.

1 Dedica del sig. Niguarda a Cesare Negri, Nuove invenzioni di Balli. Opera vaghissima di Cesare Negri, detto il Trombone, famoso ed eccellente professore di ballare, Milano, Gerolamo Bordone, 1604, p.8

2 La data di nascita viene dedotta dal ritratto contenuto nel suo trattato del 1602, riportato qui sul frontespizio, che gli attribuisce 66 anni.