Calendimaggio o anche Beltane in tempi più antichi, è una festa che celebra la Gioia , la Creatività, l’Unione. Merita di essere celebrata anche oggi. Invio due brevi testi audio separati una introduzione e la meditazione vera e propria.
Buon ascolto!
Parte di una vecchia tradizione pagana che celebrava la fecondità, ripresa dai romani per una festa primaverile chiamata Floralia, il maypole era un albero o palo ornato di fiori attorno al quale i giovani di entrambi i sessi ballavano. Era comunque un importante usanza pagana in tutti i paesi del nord Europa.
Affresco della Flora o della Primavera, da Stabiae, una delle pitture più famose dell’epoca romana. Rinvenuta a Stabia, si trova oggi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (inv. nr. 8834)
In Inghilterra I festeggiamenti furono interrotti durante l’era puritana nel 1600 quando Oliver Cromwell vietò tutti i maypoles.
Fortunatamente quando arrivò il re Carlo II fu di nuovo permesso celebrare la primavera con i Maypoles, una tradizione che dopo il divieto divenne sempre più popolare.
Il palo era decorato con fiori e nastri, ogni persona prendeva un nastro e con questo girava intorno al palo, gli uomini andavano in una direzione e le donne da quella opposta, fin quando tutti i nastri erano arrotolati intorno al palo.
Un tempo i paesi che potevano permetterselo avevano un maypole permanente, ci sono anche stati casi di furti di maypole da parte di un villaggio nei confronti di un altro.
Ora pochi posti hanno un maypole permanente. Prima delle danze normalmente si elegge la May Queen che vestita di bianco e che butta petali di fiori alla folla.
Ci sono ancora feste di maggio con tanto di Maypole in diversi posti dell’Inghilterra cominciando dalla famosa Royal May Day di Knutsford o anche quello di Hereford. Anche a Londra ci sono feste con Maypole
In certe parti d’Italia, specialmente nelle Marche si usa alla fine di aprile festeggiare la primavera con l’albero di maggio, l’equivalente italiano del maypole.
Il Calendimaggio è una Il Calendimaggio è una tradizione viva ancor oggi in molte regioni d’Italia come allegoria del ritorno alla vita e della rinascita.
La funzione magico-propiziatoria di questo rito è spesso svolta durante una questua durante la quale, in cambio di doni (tradizionalmente uova, vino, cibo o dolci), i maggianti (o maggerini) cantano strofe benauguranti agli abitanti delle case che visitano.
Simbolo della rinascita primaverile sono gli alberi (ontano, maggiociondolo) che accompagnano i maggerini e i fiori (viole, rose), citati nelle strofe dei canti, e con i quali i partecipanti si ornano. In particolare la pianta dell’ontano, che cresce lungo i corsi d’acqua, è considerata il simbolo della vita ed è per questo che è spesso presente nel rituale.
Si tratta di una celebrazione che risale a popoli dell’antichità molto integrati con i ritmi della natura, quali i celti (festeggiavano Beltane), gli etruschi e i liguri, presso i quali l’arrivo della bella stagione rivestiva una grande rilevanza.
In alcune località essa è associata al culto di San Michele, del quale è festeggiata l’8 maggio la sua apparizione nel santuario di Monte San Michele sul Gargano.
E non solo San Michele, ma come tutti sappiamo nella nostra tradizione culturale cristiana il mese di Maggio è dedicato alla Madonna, il cui culto di San Michele è dierttamente collegato. I bellissimi fiori azzurri di myosotis che inondano i prati in questi giorni sono anche detti “Occhi della Madonna” e naturalmente della Vergine, rosa tra le rose, è segno questo bellissimo fiore profumato che fiorisce a maggio.
Alla Sposa, non Sposa, (dall’Akathistos della Theotokos e dei molti antichi Inni) dedichiamo questi spunti, in piedi e in silenzio…, chiedendo protezione, guarigione, salute e benedizioni alla Madre celeste e alla nostra Madre Terra.
Ch.G.
Dalle Cantigas di Alfonso X “El Sabio” (XIII sec.) dall’Ensemble DRAMSAM
Molto sentita è negli ultimi secoli dell’Evo Medio la devozione alla Madre Celeste. Maria, vergine e madre allo stesso tempo, rappresenta un modello ideale, fonte di benevolenza ed amore, dispensatrice di aiuto nel bisogno e conforto nella disperazione.
Qui sotto al link il canto Rosa das Rosas
https://www.dramsam.org/ensemble/programmi-da-concerto/os-diablos
E per i nostri bambini dallo storico cartoon disneyiano un famosissimo classico valzer…