L’artista filosofo e la visione mistico-estetica nella Grecia Classica e nell’India antica
A cura di Marialuisa Sales
Molti anni or sono intrapresi un lungo percorso nel teatro-danza dell’India, profondamente ispirata dal testo “De saltatione” di Luciano da Samosata e dalla raffinata ed eloquente sintesi dell’arte del Gandhara. E’ rendendo omaggio alla sapiente figura dell’orchestés, il danzatore pantomimo che riunisce in sé l’artista, il matematico, il pedagogo e il filosofo, che lo scritto esplora l’affinità di intenti e metodi tra la sacra arte del teatro-danza indiano e il dramma greco, suggerendo altresì una comparazione tra il concetto di rasa e mousikē. Ben lungi dall’essere una mera occasione di svago, l’esperienza estetica è sempre stata considerata in India pari a quella yogica, ove il “rasa” (l'”assaporamento estetico”) diviene capace, anche solo in via transitoria. di annullare la divisione tra soggetto e oggetto della percezione.