Samotracia – L’isola della Dea

WKO-ADA Samotracia 2022 – Le nozze di Cadmo e Armonia (vedi il programma del viaggio-studio tra i seminari 2022 http://www.danzeantiche.org/samotracia-2022-viaggio-studio/ )

Per la prima volta si sentì ferita da un pungolo insistente. Dentro di sé, cominciò a pronunciare parole di congedo. Salutava gli antri dei Cabiri e la voce stridente dei Coribanti, salutava il palazzo dov’era cresciuta e le coste scoscese di Samotracia. E improvvisamente capì il mito, capì che il mito è il precedente di ogni gesto, la fodera invisibile che lo accompagna. Non doveva temere l’incertezza che le si apriva davanti. In qualsiasi direzione si fosse mosso il suo sposo errante, una benda volteggiante del mito avrebbe avvolto la fanciulla Armonia. Per ciascun passo, l’orma era già segnata. E Armonia si sorprese a pronunciarsi a pronunciarsi queste parole: «Seguirò questo ragazzo invocando le nozze delle dee. Se il mio compagno di letto mi con- durrà per mare verso Oriente, celebrerò il desiderio di Eos per Orione, e ricorderò i talami di Cefalo; se viaggerò verso il brumoso Occidente, mio conforto sarà Selene, che patì lo stesso per Endimione sul Latmo ». Quando tornò a mostrarsi nelle sale del palazzo, Armonia aveva uno sguardo febbrile. Palpava gli stipiti delle porte, abbracciava le serve, poi tornò nella sua stanza, e carezzava il letto, le pareti. Raccolse un po’ di terra della sua patria e la portò alle labbra.

da Le nozze di Cadmo e Armonia di Roberto Calasso

Dal 2004 la nostra associazione si reca sull’isola di Samotracia, dove organizza i seminari estivi di danza sacra nei quali ultimamente vengono inserite alcune danze rinascimentali italiane, sottolineandone la geometria celeste che le rispecchia e sostiene.

Grati all’amica e socia Paola Lomi che ci aperto le porte dell’isola e che continua con generosità e professionalità ad illustrarcene i percorsi, anno dopo anno abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare quest’isola unica, speciale e ad amarla. Paola ha dedicato due libri a Samotracia e un terzo ad Olimpia, madre di Alessandro Magno e sposa di Filippo il Macedone che sull’isola aveva conosciuto durante il culto misterico celebrato nel Santuario dei Grandi Dei, area archeologica importantissima per lo studio di questo antichissimo culto.

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Schelling è una delle menti più irrequiete e appassionate nel panorama della filosofia classica tedesca, cui si deve un infaticabile e poliedrico interesse per i diversi campi della filosofia. Le divinità di Samotracia (1815) è un testo affascinante, che dietro un apparato di note erudite e di dotti riferimenti alle lingue orientali affaccia un’importante ipotesi teorica: nell’antico culto delle divinità di Samotracia, i Cabiri, sarebbe celata la chiave del sistema archetipico delle credenze umane, antecedente a tutti i documenti scritti, le mitologie e le religioni di cui la storia ha conoscenza. La comprensione di questo culto misterico, i cui segreti erano riservati alla cerchia degli iniziati, dischiude la struttura originaria e fondamentale della coscienza mitologica e religiosa. 


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